Per tutto il 2016 sono state prorogate le detrazioni per ristrutturazioni di immobili (50%) per il risparmio energetico (65%) e per l'acquisto di mobili. La lettura dell'opuscolo dell'Agenzia delle Entrate è la prima informazine, in verità di ottimo livello, che si può ottenere facilmente e gratuitamente senza scomodarsi da casa. Per questioni particolari puo' essere opportuno un colloquio in studio. Alcuni casi particolari:
- La detrazione spetta al comodatario? SI, ma...
- La detrazione spetta anche al coniuge convivente ma non proprietario? SI, ma...
- Ho bisogno di un direttore lavori? NO, ma....
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TESTAMENTO E SUCCESSIONE

Nel caso in cui mancano figli e coniuge, è sempre opportuno lasciare un testamento in cui si indica chiaramente a chi vanno quali beni. Cioe’ va scritta chiaramente la propria volontà con formule del tipo :
1) per evitare dubbi si usa nominare erede universale una persona oppure anche piu’ eredi: "….nomino miei eredi il sig. X ed il sig Y in parti uguali"; oppure "nomino erede universale il sig. W" . Inoltre per lasciare beni specifici, anche ad altre persone:
2) "….lascio a TIZIO il bene XXXXX; lascio a CAIO l’immobile di mia proprietà di via …. In Trieste";
La differenza è la seguente:
  • "erede" eredita tutto quello che rimane nell’asse (debiti e crediti, diritti, denaro, mobilia, suppellettili ecc.)
  • i soggetti di cui al punto 2) sono LEGATARI ed ereditano solamente i beni espressamente indicati. E’ chiaro che i beni lasciati al LEGATARIO sono per cosi’ dire "sottratti" all’erede.
  • E’ dubbio a chi spetta il "contenuto" dell’immobile se esso viene lasciato come LEGATO a una persona DIVERSA dall’erede. In questo caso sarebbe meglio scrivere "lascio a CAIO l’immobile di via.. con tutto il suo contenuto"; oppure "lascio a CAIO l’immobile vuoto,  gli eredi liberandolo da persone e cose". Se l’immobile va all’erede, non vi sono invece dubbi e tali formule non servono.
  • Gli eredi e i legatari devono pagare le imposte di successione, presumibilmente pari all’ 8% del valore dei beni relitti. Inoltre chi eredita immobili, pagherà ANCHE il 3% per le imposte di trascrizione (volture catastali e tavolari) sul valore dei soli immobili.
A mio giudizio è opportuno che si scriva chiaramente nel testamento chi intende nominare erede e poi si indichi i beni che si vuol lasciare ad altre persone come LEGATI.
Il testamento si puo’ fare principalmente in 2 modi:
  1. testamento olografo: Lei lo scrive di proprio pugno su carta bianca apponendo in calce una data e una firma (che deve essere l’ultima riga). Lo sigilla in una busta e consegna la busta CHIUSA a persona di fiducia. La persona di fiducia puo’ essere un parente, l’erede, un notaio o un commercialista: in realta’ puo’ essere CHIUNQUE: purche’ quel chiunque al momento opportuno CONSEGNI IL TESTAMENTO ad un NOTAIO. Un professionista esegue tale prestazione come incarico nell’ambito della sua professione; un privato cittadino, lo fa solo per dovere morale. Non si consegna mai la busta a persona che potrebbe trarre vantaggio dal "distruggere" il documento.
  2. Testamento davanti a notaio : in questo caso il notaio funge da garante delle volontà. Bisogna avvisare l’erede che al momento opportuno informi il notaio o il commercialista di procedere all’apertura del testamento. E’ possibile nominare un esecutore testamentario indicandolo nel testamento con la formula "…nomino esecutore testamentario il sig…. che sarà compensato per la sua opera a carico dell’asse ereditario e dagli eredi e legatari in solido in base alle tariffe professionali della sua categoria…"
    DISPOSIZIONI IN VITA
    Per trasferire beni e diritti (non debiti) in vita è necessario stipulare un contratto di DONAZIONE davanti a un notaio. Cio’ vale sia per beni immobili che per denaro e titoli. Sono escluse da questa procedura donazioni di MODICO valore, per cui è chiaro che una elargizione di importo contenuto non richiede alcuna forma. Nessuno ha stabilito "quanto" è un modico valore: bisogna tenere conto dello status del donante. Si ricorda tuttavia che non si possono fare transazioni in contanti per piu’ di 2.999,99 euro annui anche frazionate in piu’ tranche. Per l’immobile, è possibile donare solo la NUDA PROPRIETA’ e tenere per se’ l’usufrutto (a vita). La conseguenza è che l’immobile è gia’ trasferito e nella dichiarazione di successione non sara’ riportato; le imposte sono pagate in anticipo e non vanno ripagate; la base imponibile dell’imposta è leggermente piu’ bassa del valore perche’ la nuda proprieta’ donata vale di meno della piena proprietà, tanto meno quanto piu’ giovane è l’usufruttario.
    Si potrebbe consigliare di far uscire dall’asse ereditario un po’ alla volta alcuni beni mobili significativi (tappeti, quadri, oro, argenteria) a titolo di liberalità senza alcuna forma, nel caso la si voglia destinare a una persona specifica: è il classico caso dell’anello di famiglia o dell’oggetto che rappresenti il ricordo del donante per le generazioni future (anche ai nipoti o bisnipoti).
    A titolo di esempio, e’ vietato dalla legge il trasferimento di – diciamo – 10.000,00 euro in contanti o anche tramite assegno, bonifico o altro movimento tracciabile, anche se è probabile che qualcuno lo faccia ugualmente. Potrebbe essere piu’ proficuo trasferire 250,00 euro al mese in contanti (cosi’ in un anno rimaniamo sotto la soglia dei 3000). Chi li riceve avrebbe in effetti un ulteriore "stipendio" per il mantenimento della famiglia. Ancora meglio sarebbe pagare direttamente gli acquisti della famiglia beneficiata (acquistare per loro un viaggio, o i beni che debbano essere acquistati come televisori, mobili e altri beni significativi, purche’ non siano immobili o beni mobili registrati come motocicli e autovetture).
    ASSICURAZIONI SULLA VITA
    Nel caso in cui si voglia trasferire all’erede o al legatario una somma di denaro in esenzione di imposta, bisogna stipulare una polizza vita con una compagnia di assicurazione, indicando come BENEFICIARIO la persona alla quale la compagnia di assicurazione liquidera’ la somma alla morte dell’assicurato o alla scadenza della polizza (dipende dal tipo di polizza). In questo caso è come "investire" delle quantità di denaro (di solito ingenti, perche’ altrimenti non serve) che a "scadenza" vengono incassate direttamente dall’erede o dal legatario senza imposte. Durante il periodo di vigenza del contratto, la somma (premio unico di solito) viene indicizzata per avere un certo rendimento: purtroppo vi sono contratti con indicizzazioni molto speculative per cui si rischia anche di perdere il capitale: quindi vanno stipulate polizze agganciate al rendimento dei titoli di stato o simili strumenti con rendimento basso ma sicuro piuttosto che polizze agganciate al prezzo del petrolio dell’oro o di altri beni che fluttuano in continuo e che possono dare altissimi rendimenti oppure enormi perdite con la stessa probabilita’!